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Il “Fondo Siciliano per la Natura” libera tartarughe

Sono state ben 8 le tartarughe marine liberate nell\'acque siracusane dell\'Area Marina del Plemmirio domenica 20 aprile 2007, a conclusione del "2° Raduno Internazionale dei Reparti a cavallo dei Corpi di Polizia e delle Forze Armate" organizzato dal Corpo Forestale della Regione Siciliana comandato dal dott. Michele Lonzi.

A raccordare l\'evento equestre e la liberazione delle tartarughe marine è stato Carmelo Nicoloso (vicepresidente del "Fondo Siciliano per la Natura"), d\'intesa con il responsabile dott. Gianni Insacco del Centro Regionale Recupero Fauna Selvatica e Tartarughe Marine di Comiso, grazie al supporto del direttore Enzo Icontro dell\'Area Marina Protetta del Plemmirio, che ha messo a disposizione 2 imbarcazioni per gli ospiti, il gommone con la preziosa presenza di Gianfranco ed Ernesto, quindi coordinato l\'attività in mare insieme alle 2 unità navali della Capitaneria di Porto di Siracusa comandata dal Capitano di Vascello Antonio Munafò.

Una volta individuato il sito per la liberazione in prossimità di Punta Castelluccio, ad una profondità di circa 40 m, si procede al rilascio in natura di 8 stupendi cheloni marini Caretta caretta, la specie di tartaruga marina più comune e diffusa nel Mediterraneo; la più grande (una femmina) ha oltre 45 kg di peso. Le altre specie di tartaruga marina sono la Dermochelis coriacea o Liuto (la più grande esistente) quindi la Chelonia mydas o tartaruga verde, liberata qualche anno fa proprio al largo di Siracusa. Le cause del recupero sono sempre le medesime, gli ami utilizzati per la pesca, ma sempre maggiore è l\'incidenza di materiale flottante di varia natura, in particolare la plastica, anche quella utilizzata per i giocattoli dei bambini (soldatini e parti di bambole).

Proprio a Siracusa grazie alla presenza di un gruppo attivo coordinato da Denise e da un veterinario, si è organizzato un presidio di primo soccorso sulla Fauna Selvatica del "Fondo Siciliano per la Natura"; a riguardo sono intervenuti recentemente per recuperare una Manta gigante (Manta mobular) di oltre 80 kg di peso.

Una notizia che concretizza gli sforzi portati avanti dal "Fondo Siciliano per la Natura" in questi anni nell\'isola, arriva dal Consiglio della Federazione nazionale Pro Natura, che ha affidato a Carmelo Nicoloso il Progetto Mediterraneo, voluto nel 2005 dalla prof.ssa Giuseppa Di Franco, che ha già segnato diverse tappe con eventi di grande interesse in particolare le Giornate della Migrazione, organizzate in provincia di Siracusa d\'intesa con la RFVA diretta dal dott. Giovanni Galante.

La liberazione effettuata a Siracusa ha consentito l\'opportunità di programmare insieme al dott. Camillo Albanese (Servizio Agricoltura e Foreste) e al dott. Giovanni Pistone (Osservatorio Faunistico Siciliano) attività di monitoraggio e acquisizione dati per quanto attiene la fauna selvatica nell\'isola, compresi cheloni marini e cetacei, da poter utilizzare in attività d\'interscambio scientifico con i paesi viciniori dell\'area Mediterranea.

Società Naturalisti Ferraresi

Queste le cariche sociali del triennio 2007-2009.

Consiglio Direttivo. Presidente: Mazzotti Stefano; vicepresidente: Bondesan Marco; segretario: Pallara Anselmo; Tesoriere: Cacciari Alberto; consiglieri: Novi Cecilia, Scotti Vladislao, Venturini Agostino.

Collegio dei Revisori dei Conti. Presidente Ormini Maria; membri: Berneschi Maria Gabriella, Feletti Luigi, Marchi Giovanni, Pedriali Umberto.

Le marcite: un progetto di ripristino a Canzo

Il Gruppo Naturalistico della Brianza, nostra federata, proseguendo nella sua lunga e positiva serie di realizzazioni in favore della Natura (tra cui il ricupero del Lago del Segrino, la creazione del Sentiero Geologico di Canzo, la presentazione in Italia dei velivoli Canader, lo studio e la proposta di creazione del Parco delle Groane) ha messo in cantiere un nuovo progetto riguardante le marcite.

Questo peculiare metodo di coltivazione dei campi, un tempo molto comune in Lombardia, è ormai in abbandono. Per questo, sapendo che nei territori di Canzo sino ad alcuni anni fa esse erano presenti, in località Scarenna, ha deciso di ripristinarne una parte a scopo didattico, per adulti e ragazzi, affinché non ne andasse perduta la memoria.

Naturalmente in accordo coi proprietari dei campi, che li coltivano e che ne avranno certamente un vantaggio ottenendo un abbondante e sostanzioso foraggio.

Allo scopo di assicurare un corretto ripristino e una continuità di gestione, il Gruppo Naturalistico della Brianza ha pensato di chiedere la collaborazione dell’Istituto Professionale Agro-ambientale San Vincenzo di Albese, che per insegnare agli studenti un modo valido di gestione delle aziende agricole, alla teoria alterna la pratica .

Infatti ultimamente, tra le altre azioni pratiche, questo Istituto, con i suoi docenti ed allievi, ha studiato e ripristinato il parco della Villa Amalia di Erba con notevole risultato.

Amici Palude Loja

L’Associazione Amici della Palude Loja, che aderisce alla nostra Federazione, ha organizzato un ciclo di incontri iniziati il 4 maggio con una conferenza dell’Arch. Claudia Baratti sul tema: "Origine, splendore e attuale decadenza dei fontanili".

Indichiamo i successivi appuntamenti.

Venerdì 11 maggio, alle ore 21

Sabato 19 maggio, alle ore 18

Tutte le conferenze avranno luogo nella sala Consiliare del Comune di Zeme. Ingresso libero.

, il Dott. Isidoro Furlan, Vice-Questore Aggiunto del CFS, parlerà sul tema: "L’azione del CFS contro il bracconaggio"., il botanico Adriano Soldano di Vercelli parlerà sul tema: "L’isoete di Malinverni, la più fulgida gemma della flora piemontese".

Il bambino e la quercia

Il Burchvif, la nostra federata di Borgolavezzaro (NO), invita soci ed amici domenica 13 maggio 2007 alle ore 16 alla manifestazione "Il bambino e la quercia", che si terrà al Campo della Ghina, a Borgolavezzaro, per festeggiare i bambini nati nel 2006.

Ospite d’onore sarà il sen. Ezio Leonardi, presidente della Fondazione della Comunità del Novarese.

Società Naturalisti Ferraresi

Anche nel 2006 la Società Naturalisti Ferraresi, federata da anni alla Federazione nazionale Pro Natura, ha svolto una preziosa attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione dei cittadini.

Interessanti e molto seguite le 15 conferenze organizzate, che hanno presentato varie tematiche a cura di qualificati relatori che hanno trattato, fra l’altro, l’idrovia ferrarese, l’Etruria padana centro orientale nel periodo compreso fra il Villanoviano e i Celti, la biodiversità, il paesaggio e la geologia della Francia, l’Oasi dell’isola Bianca e il Giardino delle Capinere, l’evoluzione dei proboscidati, l’arte nelle sue varie espressioni.

Ben 11 le escursioni storiche, naturalistiche e artistiche organizzate.

Il 13 aprile scorso l’Assemblea dei soci ha eletto i componenti del Consiglio direttivo, che dovranno riunirsi prossimamente per nominare presidente, vicepresidente, segretario e tesoriere.

Notizie da Pro Natura Cesena

L’associazione Pro Natura Cesena, sorta a Cesena nel 1997, attualmente raccoglie 185 soci volontari che rappresentano una compagine molto variegata, soci che hanno un’età compresa tra i 18 e i 70 anni, persone ritirate dal lavoro o che svolgono professioni molto diverse tra loro, unite dallo spirito comune di contribuire allo sviluppo culturale, sociale e ambientale della città.

Le attività svolte sono molto diversificate.

Attività di apertura, biglietteria, book office, vigilanza, responsabile tecnico e piano di emergenza, reperibilità e pronta disponibilità, controllo impianti e inventari di strutture a valenza culturale (musei, biblioteche, mostre temporanee).

Attività di tutela ambientale: promozione della raccolta differenziata di cartucce, nastri e toner riutilizzabili; manutenzione del Parco del Fiume Savio; vigilanza e manutenzione del Parco del Complesso di Villa Silvia, in convenzione con l’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Cesena; collaborazione nella gestione dello sportello Ambientale di Cesena, in convenzione con la Provincia di Forlì-Cesena; progetto "monitoraggio eternit": si è costituito un gruppo di lavoro sul problema della pericolosità dell’eternit e, utilizzando la Carta Tecnica Regionale, sono state raccolte 5.403 schede che saranno inserite in una cartografia digitalizzata allo scopo di costituire una mappa del rischio amianto.

Attività nei progetti culturali e interculturali, fra i quali i progetti didattici, con numerosi "pacchetti" tra cui "Il Fiume e la Città" e il "Concorso a premi Leonardo", destinati alle scuole di ogni ordine e grado che offrono stimolanti lezioni in aula e all’aria aperta, pacchetti didattici con giochi, videocassette e altri materiali.

Il Volontariato Europeo: il progetto "SVE, volontari per l’Europa" ha ormai compiuto quattro anni e ottenuto consensi presso tutti i paesi dell’Europa Comunitaria al punto che l’associazione ha attivato meccanismi autonomi per l’accoglienza e l’invio di volontari presso la nostra città e presso tutti i paesi della CEE o dei paesi terzi. In questi ultimi anni sono stati ospitati mediamente presso le strutture convenzionate circa 10 volontari provenienti da Spagna, Germania, Austria, Bulgaria, Svezia, Finlandia, etc.

Realizzazione di mostre e pubblicazioni.

Il progetto "Cesena Bike". Per raggiungere una parziale soluzione al problema del traffico urbano viene promosso l’utilizzo della bicicletta attraverso la creazione di zone di interscambio con le biciclette e gli utilizzatori di auto-treno-autobus.

Mobilità sostenibile e turismo in bicicletta. Pro Natura Cesena ha promosso la costituzione a Cesena della sede FIAB (Federazione Amici della Bicicletta) e insieme con questa organizzazione nazionale sta promuovendo iniziative che vogliono diffondere l’uso della bicicletta e un approccio più sostenibile alla mobilità e al turismo.

Pro Natura Reggio Emilia

Lo scorso 14 aprile è stato presentato da Pro Natura Reggio Emilia il quaderno dell’Ariolo, il fontanile riconosciuto come area ecologica di interesse europeo.

Da anni infatti la scuola di Gavassetto (frazione di Reggio Emilia) si impegna attivamente a favore di questa importante emergenza naturalistica, vera e propria Aula didattica all’aperto nella quale svolge studi e ricerche sulla flora, sulla fauna e sulla qualità dell’ambiente. Nel cortile della scuola è anche stato ricostruito un modello dell’Ariolo, con relativo corredo di piante ed animali, mentre acquari ed altre attrezzature didattiche permettono l’attuazione di impegnative ricerche, che hanno valso alla Scuola importanti premi e riconoscimenti nazionali. La pubblicazione, resa possibile grazie alla concessione di un contributo all’Assessorato Ambiente della Provincia di Reggio Emilia, riporta inedite risultanze di studio. Per la prima volta, grazie alla disponibilità di ENIA Spa, è stato possibile effettuare le analisi chimiche delle acque del fontanile, che hanno accertato la loro elevata qualità e l’importanza che potrebbero avere nel monitoraggio ambientale delle falde del settore sud-orientale della pianura reggiana.

Altro aspetto inedito riguarda il censimento delle principali specie animali e vegetali presenti nella zona del fontanile, realizzato a seguito di impegnative ricerche sul campo che hanno entusiasticamente coinvolto gli alunni, accompagnati dalle Guardie Ambientali della Pro Natura Reggio Emilia, guidate dal presidente Giuliano Cervi. La ricerca delle specie animali ha richiesto l’utilizzo di sofisticate strumentazioni, che tecnici esperti hanno attivato di fronte ai ragazzi.

Il fontanile dell’Ariolo è un luogo eccezionale dal punto di vista ecologico: è infatti l’unico fontanile rimasto nel comune di Reggio Emilia e, fatto ancora più importante, nel 2006 è stato ufficialmente riconosciuto come Area Ecologica di Interesse Europeo (SIC) ponendo finalmente dei precisi indirizzi sulla gestione del territorio circostante. Nonostante gli elementi di interesse che fanno dell’Ariolo un luogo di primaria importanza per l’educazione ed il monitoraggio ambientale, non mancano seri motivi di preoccupazione sul suo futuro: il "quaderno dell’Ariolo" vuole quindi porsi come un fondamentale punto di stimolo e presa di coscienza nei confronti di tutti, dalle pubbliche amministrazioni all’intera cittadinanza, affinché alla luce della dimostrata eccellenza del luogo non si indugi ulteriormente nell’avviare precise politiche di tutela ambientale di questo irrinunciabile bene collettivo.

Scatta la natura

L’associazione Naturalistica Argonauta di Fano, aderente alla Federazione Nazionale Pro Natura, e l’Università dei Saperi Giulio Grimaldi organizzano il concorso fotografico "Scatta la natura". L’obiettivo è quello di indurre atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della natura. Ogni autore dovrà fotografare ambienti naturali della Provincia di Pesaro e Urbino, compresi particolari geologici, flora, fauna, manufatti, ecc., purché inseriti nel contesto ambientale.

La partecipazione è gratuita. Il bando è rivolto a giovani di età inferiore a 35 anni. I partecipanti dovranno inviare un massimo di otto fotografie inedite a colori in tecnica digitale (formato .jpg, con risoluzione minima di 200 dpi).

Le fotografie dovranno pervenire entro il 30 giugno 2007 presso il Centro di Educazione Ambientale Casa Archilei, via Ugo Bassi 6, 61032 Fano (PU), tel. 0721.805211, tramite CD-ROM, e-mail (archilei@mobilia.it, argonautafano@yahoo.it) o penna USB (se spedite per posta farà fede il timbro postale).

Le foto selezionate saranno proiettate in un’apposita manifestazione (presumibilmente nel prossimo mese di ottobre), stampate a spese dell’Associazione Naturalistica Argonauta con dimensioni 20x30 o 30x40 cm ed esposte in una mostra da allestire a Fano nella rinnovata sede dell’Associazione Argonauta, in via Pandolfo Malatesta 2. E’ prevista la stampa di un catalogo e/o un calendario 2008.

A manifestazione conclusa le foto stampate saranno consegnate agli autori assieme ad un attestato di partecipazione.

 

I boschi ripariali del Metauro

L’Associazione Naturalistica Argonauta di Fano annuncia l’imminente pubblicazione di un libro sui boschi ripariali del Metauro a cura di L. Poggiani, L. Gubellini e V. Dionisi, realizzato con il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino. Con questa pubblicazione l’Associazione Naturalistica Argonauta conclude il progetto di studio, iniziato nel 2003 in collaborazione con l’Amministrazione provinciale, su uno dei principali corsi d’acqua delle Marche che nel suo tratto inferiore dà vita ad ecosistemi di notevole rilevanza naturalistica.

I fiumi non devono essere visti solo sotto l’aspetto idraulico, cioè come canali che devono trasportare il più rapidamente possibile l’acqua dai monti al mare, ma anche come ecosistemi complessi e delicati. In particolare, il tratto inferiore del Metauro, presentandosi abbastanza integro e ricco di alberature, rappresenta una tra le pochissime zone della fascia costiera della provincia di Pesaro e Urbino ancora in condizioni seminaturali, ricca di verde e d’acqua, considerando anche i numerosi laghetti nati a seguito dell’escavazione della ghiaia. Le sue rive alberate costituiscono un vero corridoio ecologico (miracolosamente scampato al degrado e all’intensa urbanizzazione del fondovalle) che collega il mare all’Appennino ed ospita una flora e una fauna interessanti e diversificate. E’ anche grazie a questo "corridoio verde" che negli ultimi anni diverse specie di animali selvatici, un tempo presenti solo nell’Appennino, sono riuscite a scendere lungo la vallata fino a raggiungere la costa; è il caso dell’Istrice, dello Scoiattolo, del Capriolo, del Picchio rosso maggiore, del Picchio rosso minore, del Picchio verde e del Rampichino.

Per questi pregi ambientali, due tratti quasi contigui che costituiscono buona parte del corso inferiore del fiume, in occasione del censimento Bioitaly (promosso dal Ministero dell’Ambiente col supporto di Regioni, istituzioni scientifiche e associazioni ambientaliste), sono stati riconosciuti Zone di Protezione Speciale (ZPS) e Siti d’Importanza Comunitaria (SIC); si tratta di due strumenti della rete "Natura 2000" creata secondo le direttive "Uccelli" e "Habitat" dell’Unione Europea per tutelare habitat naturali, fauna e flora selvatica d’interesse europeo.

Si spera che questa pubblicazione contribuisca ad aumentare la sensibilità nei confronti dei boschi ripariali, un patrimonio naturale che va salvaguardato per le generazioni future. Queste risorse ambientali, se ben tutelate, oltre a preservare flora e fauna, consentiranno di sviluppare l’educazione ambientale, il birdwatching e il turismo naturalistico, attività che sono già avviate nel Laboratorio di Ecologia all’aperto "Stagno Urbani", situato all’interno dell’Oasi faunistica omonima, ampia circa 110 ettari.