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Isole di Natura

L’Associazione Culturale Burchvif di Borgolavezzano (NO), aderente alla nostra Federazione, e la Provincia di Novara organizzano domenica 11 febbraio 2007, alle ore 16,30 presso la sala polifunzionale in piazzale Magnani Ricotti, a Borgolavezzaro, la presentazione del libro "Isole di Natura" per conservare la diversità della vita, che presenta le oasi gestite dall’Associazione.

Associazione Ricerca e Conservazione Avifauna

L’ARCA (Associazione Ricerca Conservazione Avifauna), aderente alla nostra Federazione, nasce nel 2004 a Jesi ad opera di un piccolo gruppo di biologi e inanellatori impegnati nel monitoraggio dell’avifauna presente nelle zone umide artificiali del territorio. Lo scopo consiste nella tutela, gestione e conservazione dell’avifauna e degli ecosistemi naturali. L’Associazione conta ormai parecchi soci. Le attività svolte hanno portato all’impostazione di diversi progetti di studio:

Progetto Anatre

Lo studio presso l’ Impianto di fitodepurazione del Comune di Jesi ha fornito indicazioni sulla composizione dell’avifauna che lo frequenta e l’importanza, dal punto di vista conservazionistico, d’un impianto nato per altre esigenze ma gestito con accortezza;

Il Progetto di Inanellamento a Sforzo Costante (nella Riserva Regionale Orientata di Ripabianca di Jesi) cerca di controllare l’evoluzione delle popolazioni di Passeriformi in relazione ai cambiamenti degli habitat frequentati;

Su incarico dell’Associazione Argonauta si sta effettuando un monitoraggio degli uccelli svernanti nel Laboratorio di Ecologia all’Aperto Stagno Urbani di Fano (PS).

Alcune di queste attività sono inserite in progetti nazionali od europei, promossi e coordinati dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.

L’ARCA ha promosso altre iniziative:

corsi di Birdwatching;

ha collaborato alla raccolta dati e alla stesura del primo Atlante degli Uccelli Nidificanti della Provincia di Ancona;

ha effettuato interventi di sensibilizzazione nelle scuole;

col Progetto Anatre sono stati effettuati controlli sanitari, a seguito dell’influenza aviaria, con la collaborazione del settore ambientale e venatorio;

ha stipulato una convenzione con l’Ente gestore della Riserva Naturale di Ripabianca per la conduzione, al suo interno, di una Stazione Ornitologica permanente;

in due anni di attività sono state realizzate pubblicazioni scientifiche presentate al Convegno Italiano di Ornitologia ed al Convegno Nazionale degli inanellatori, mentre sono in via di realizzazione contributi per il 17° International Conference of the European Bird Census Council ed il Prossimo Convegno Nazionale CISO che si terrà a Trieste nel prossimo mese di settembre.

Per i lavori si può visionare il sito: www.associazionearca.eu.

, con lo scopo di analizzare il modo con cui l’avifauna acquatica utilizza le poche zone umide della provincia di Ancona durante la migrazione primaverile;

Amici Palude Loja

L’Associazione "Amici Palude Loja" che aderisce alla nostra Federazione e cura l’Oasi Palude Loja in comune di Zeme Lomellina (Pavia) informa che giovedì 25 gennaio 2007, alle ore 11, si terrà alla cascina Zanaglia l’inaugurazione dell’area allagata, edizione 2007, denominata "Desco dell’airone affamato".

Si tratta di una iniziativa che viene attuata da alcuni anni allagando un tratto di risaia per consentire una miglior nutrizione degli aironi.

Attività di Pro Natura Cesena

Una bella pubblicazione relativa a un percorso di archeologia urbana finanziato totalmente da Pro Natura Cesena e inviato alla nostra biblioteca ci fornisce l’occasione per dare notizia delle attività dell’Associazione, che si occupa di:

- gestione dei musei e delle gallerie d’arte del Comune di Cesena;

- gestione del servizio comunale del noleggio gratuito di biciclette;

- gestione servizio di ritiro dei consumabili informatici per il loro utilizzo in collaborazione con la Cooperativa Sociale Humanitas, promossa dall’Associazione;

- attività didattiche nelle scuole cittadine;

- collaborazione allo sportello ambientale del Comune di Cesena e del parco del fiume Savio;

- compiti di agenzia del Volontariato giovanile.

Il volume "Archeologia di un percorso urbano a Cesena" costituisce anche il catalogo di una Mostra organizzata per ribadire le ragioni della tutela e della cultura, riproponendo le valenze e il significato del patrimonio storico-archeologico della città di Cesena.

La mostra e il volume sono una prima realizzazione del progetto che intende valorizzare un settore storico di Cesena, dalla Biblioteca Malatestiana al colle Garampo, culla dell’origine stessa dell’abitato e suo fulcro per secoli, fino alla ricostruzione urbanistica, che i Malatesta vollero e realizzarono lasciandone un’impronta indelebile. Il percorso è riproposto dalla Mostra, nata da un’idea comune al Gruppo Archeologico e Pro Natura, sotto il profilo archeologico, svelandone i depositi sepolti, illustrando i dati e i tesori venuti in luce di recente grazie all’intervento dei tecnici della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e all’assiduo e paziente controllo dei cantieri edili ad opera dei Volontari del Gruppo Archeologico Cesenate. L’Amministrazione ha validamente collaborato a questi risultati, dotandosi per tempo di uno strumento di tutela indispensabile, rappresentato dalla Carta delle potenzialità archeologiche del centro storico che progressivamente sarà esteso anche al territorio centuriato.

La recente iniziativa promossa dal Comune di sostenere le ricerche e le esplorazioni archeologiche, affidate alla Soprintendenza e ad un’equipe di archeologi dell’Università di Venezia, nell’area compresa tra via Fattiboni e via Malatesta Novello, cioè nel cuore storico del colle Garampo, i cui primi risultati sono illustrati nella Mostra, rappresentata la volontà dell’Amministrazione e dell’Assessorato alla Cultura di proseguire verso la strada della valorizzazione del ricco patrimonio storico-archeologico cittadino.

Premio al Fondo Siciliano per la Natura

Sabato 2 settembre, nel suggestivo scenario di piazza San Pietro a Riposto, si è svolto il gran galà per l’assegnazione del Premio internazionale Riposto "Capitani coraggiosi", organizzato dall’omonima associazione culturale con il patrocinio della presidenza della Provincia regionale di Catania e che ogni anno, con l’impegno del presidente del Premio, On. Nino Amendolia, e del presidente dell’associazione, Giuseppe Troppa, vede la consegna del simbolico galeone d’argento a quanti, tra i personaggi del mondo civile e militare, si sono distinti nella propria professione per doti, coraggio e spirito di solidarietà.

Il programma della manifestazione, arricchito da momenti di musica, moda e spettacolo, ha visto nella mattina di sabato, il lancio della corona in onore delle vittime del mare da parte della motovedetta della Guardia costiera di Riposto.

Alle 20.30, in piazza San Pietro, la serata di premiazione, condotta da Ruggero Sardo con Francesca Cuffari e Rosella Bella. Durante la serata, sono stati consegnati il premio "Capitani coraggiosi" all’ammiraglio Armando Molaschi, comandante di Marisicilia della Marina militare; il premio "Imprenditoria" a Carmelo Papa della St. Microelectronics; il premio "Memorial Nino Caragliano" a Orazio Majorana, caduto a Nassyria; e il premio "Impegno ambientale" a Carmelo Nicoloso, del Fondo siciliano per la Natura.

Enzo e Rossana Maiorca, Folco Quilici, Carmine e Giuseppe Abbagnale, le navi scuola Amerigo Vespucci e Palinuro della Marina militare italiana, sono alcuni dei nomi prestigiosi iscritti all’albo d’oro dell’evento.

L’Oasi di San Gaudenzio, valori storici e ambientali

Il Gruppo Società e Ambiente di Senigallia ha realizzato un interessante volumetto, con illustrazioni a colori, curato da Virginio Villani e da Mauro Furlani, nostro consigliere nazionale, per evidenziare i valori storici e ambientali dell’Oasi di San Gaudenzio.

L’Oasi faunistica di San Gaudenzio, istituita nel 2005 dalla Provincia di Ancona, si estende su una ristretta area collinare occupata da una antica cava di marna cementifera. Con la cessazione dell’attività di estrazione il luogo ha subito un rapido processo di rinaturalizzazione, si sono formati due laghetti e si è ricreato un ambiente ricco di animali e vegetazione spontanea, divenendo l’habitat di specie faunistiche rare. L’area riveste anche un forte interesse paleontologico per la presenza di fossili risalenti a milioni di anni fa e conosciuti dagli studiosi a partire dagli inizi dell’Ottocento, soprattutto per merito del senigalliese Procaccini Ricci.

Questa interessante pubblicazione, arricchita da fotografie, documenti storici e cartine, rappresenta una sintesi degli argomenti esposti e dibattuti nel corso del Convegno sull’Oasi di San Gaudenzio tenutosi nel mese di novembre 2005, che ha visto la partecipazione di interlocutori qualificati, come la Provincia di Ancona, l’Istituto di Geologia dell’Università degli Studi di Urbino, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli studi di Firenze, l’ISMAR-CNR di Bologna, l’Associazione Culturale Tethys di Firenze e Pro Natura Marche.

La pubblicazione si pone l’obiettivo di trasmettere ad un pubblico più vasto un’immagine nuova e inedita di un luogo ritenuto marginale e abbandonato.

Dalla prefazione, scritta da Mauro Furlani, consigliere della Federazione nazionale Pro Natura, riportiamo uno stralcio.

"Quando, ormai diversi anni fa, proponemmo all’Amministrazione Provinciale la tutela dell’area di San Gaudenzio, speravamo certo che la nostra proposta andasse a buon fine, anche se non ne eravamo del tutto convinti. In fondo si trattava di una piccola area, pochissimo conosciuta, se non da qualche senigalliese legato ad essa da motivi personali, magari per averci direttamente lavorato in passato. L’aggregazione attorno all’idea iniziale di moltissime associazioni, il conforto e il sostegno di molte persone e le prime discussioni in sede all’Amministrazione Provinciale e soprattutto i primi atti ufficiali ci convinsero che la timida idea da cui eravamo partiti in realtà aveva avuto un seguito e si stava concretizzando.

Ciò che a noi, come Pro Natura Marche, nelle nostre tre associate locali, Gruppo Società e Ambiente, A.R.C.A. e Amici della Foce del Cesano, ci aveva spinto a richiedere l’istituzione di un’oasi faunistica fu soprattutto l’aspetto faunistico e paesaggistico.

Mentre iniziava ad arricchirsi il quadro di conoscenze faunistiche, anche grazie all’apporto di giovani naturalisti, un’indagine parallela condotta dal Prof. E. Biondi e dai suoi collaboratori permetteva di aggiungere nuovi dati sotto l’aspetto botanico e vegetazionale".

Una proposta andata a buon fine, dunque, nello spirito dell’insostituibile insegnamento del mai dimenticato prof. Valerio Giacomini, presidente della Federazione in anni pionieristici in cui andava formandosi la cultura naturalistica: il filo conduttore che ancora oggi lega la gestione delle diverse oasi della Federazione è quello di rendere disponibile al pubblico importanti aree naturali, di stimolare ulteriori conoscenze scientifiche, evitando tuttavia di assecondare l’invadente marketing naturalistico.

Un libro per finanziare le attività di educazione ambientale

È uscito, in edizione strettamente limitata (ogni copia è firmata dall’autore), il libro di poesie "La bianca oscurità" di Gianni Marucelli, poeta e scrittore, direttore della rivista "Toscana, l’uomo e l’ambiente" e Segretario di Pro Natura Toscana.

Edito dalla Nuova Toscana Editrice, in collaborazione con la stessa Pro Natura, il volumetto verrà offerto al pubblico al prezzo di 10 euro. I proventi della vendita andranno a sovvenzionare le attività di educazione ambientale che ogni anno Pro Natura svolge nei confronti degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado.

Chi volesse riceverlo, al costo suddetto a cui si aggiungono le spese di spedizione, può scrivere al seguente indirizzo: Gianni Marucelli, presso Nuova Toscana Editrice - via XXVII Aprile 2 - 50056 Firenze oppure inviare un messaggio di posta elettronica all’indirizzo nte@nettuno.it, specificando il proprio nome e un recapito postale. Riceverà il libro con una dedica personalizzata.

L’Associazione Torre Vesuvio Pro Natura di Torre del Greco ha sottoposto all’amministrazione comunale un progetto per recuperare gli oli vegetali esausti. La Provincia ha concesso il proprio patrocinio per stampare brochure e manifesti. Il Comune di Torre

A consuntivo dell’anno scolastico 2005-2006, l’Associazione Argonauta di Fano rileva che circa 11.000 persone hanno preso parte alle attività proposte dall’associazione, in particolare nel Centro didattico di educazione ambientale "Casa Archilei", a Fano.

A partire dal 1989, questa struttura è diventata un punto di riferimento consolidato per un territorio ben più ampio di quello comunale, come dimostrano le presenze da tutta la provincia di Pesaro e Urbino e da quelle di Rimini e Ancona; nell’anno scolastico concluso, oltre alle scolaresche (in totale n. 336), sono stati ospitati anche numerosi gruppi di adulti per conferenze, corsi e varie attività di educazione ambientale che hanno portato a oltre 450 il totale delle iniziative svolte.

In gran parte i frequentatori di "Casa Archilei" sono studenti delle scuole elementari (149 classi), medie inferiori (155), superiori (22) e materne (10), che hanno potuto scegliere tra 40 diverse proposte didattiche che spaziano dall’istruzione naturalistica (es. riconoscimento di alberi e arbusti) all’educazione ambientale (es. riciclaggio), dalle energie rinnovabili alle attività di laboratorio.

Oltre che nel centro di educazione ambientale di Fano, le attività si sono svolte presso lo "Stagno Urbani" (il laboratorio di ecologia all’aperto posto in riva destra del Metauro a 4,5 km dalla foce) e nell’area floristica di "Baia del Re" (sulla costa tra Fano e Pesaro).

Prendiamo atto con piacere che queste attività di educazione ambientale e la presenza di aree protette come le ZPS (Zone a Protezione Speciale), le aree floristiche e le oasi faunistiche, hanno contribuito in maniera consistente, assieme alla qualità delle acque e ad altri requisiti, a far rientrare Fano tra le 90 migliori località balneari italiane.

A supporto delle attività di educazione ambientale l’Associazione Argonauta mette a disposizione il sito www.lavalledelmetauro.it, una banca dati informatica costantemente aggiornata, che attualmente contiene oltre 6.000 schede e 16.000 immagini sugli aspetti naturali e antropici del bacino del Metauro.

Per il prossimo anno scolastico l’Associazione naturalistica Argonauta ha già preparato il nuovo programma di attività didattiche che nei prossimi giorni sarà inviato a tutte le scuole della provincia di Pesaro e Urbino.

Torre Vesuvio Pro Natura

L’Associazione Torre Vesuvio Pro Natura di Torre del Greco ha sottoposto all’amministrazione comunale un progetto per recuperare gli oli vegetali esausti. La Provincia ha concesso il proprio patrocinio per stampare brochure e manifesti. Il Comune di Torre del Greco ha stanziato una quota di 400 euro alla ditta installatrice che fa parte del Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti (C.O.N.O.E.). Nel progetto sono previste delle isole ecologiche che dovranno essere custodite; pertanto Paolo Belfiore, Presidente della Pro Natura, ha in mente di installare i contenitori presso gli ex Mulini Marzoli e l’Ufficio La Salle. Altre due associazioni hanno deciso di collaborare con Pro Natura: Legambiente Circolo Airone di Salvatore Palomba e l’Associazione Culturale Bricolage di Salvatore De Chiara. Saranno coinvolte le scuole perché i bambini sono veicoli di informazione per i genitori.

Ma vediamo che cosa dice la legge al proposito.

La legge stabilisce che i rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell’uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all’ambiente. In Italia vengono immessi al consumo circa 1.400.000.000 kg di olio vegetale, di cui si stimano circa 210.000.000 kg di rifiuto di olio esausto prodotto da utenza domestica e 70.000.00 kg da utenza commerciale.

L’olio esausto, se disperso nell’ambiente, provoca ingenti danni, quale l’impedimento dell’assunzione delle sostanze nutritive da parte della flora se disperso sul suolo, l’impedimento di ossigenazione se disperso negli specchi d’acqua. Attualmente l’olio vegetale esausto nella maggior parte delle famiglie viene gettato nel lavandino e quindi immesso nel sistema fognario per finire nei depuratori. Giunto al depuratore, l’olio viene parzialmente eliminato nella fase preliminare del trattamento attraverso opportuni disoleatori, che separano gli oli e i grassi in superficie. Tuttavia, anche laddove esistono impianti adeguati, lo smaltimento di queste enormi quantità di residuo oleoso non è privo di inconvenienti. Infatti l’olio vegetale esausto influenza negativamente i trattamenti biologici e fa aumentare notevolmente i consumi di energia elettrica.

Per salvaguardare maggiormente l’ambiente da questa forma di inquinamento, è stato istituito il C.O.N.O.E., presso cui è obbligatorio conferire oli e grassi vegetali esausti (art. 47 del D. Lgs. 22/97 Decreto Ronchi). L’esperienza maturata nel settore della raccolta degli oli vegetali esausti ha permesso di ideare e realizzare "Olivia", il contenitore speciale stradale a postazione fissa per la raccolta di olio vegetale esausto prodotto da cittadini, da collocare presso aree di raccolta differenziata dei rifiuti urbani.

Gruppo naturalistico della Brianza

Oggi, chi non compare in modo adeguato su Internet, si può dire che non esiste, non fa tendenza, non cresce, specialmente tra il pubblico giovane..

Partenda da questa considerazione, il Gruppo, dopo più di quarantacinque anni di vita, durante i quali si era affidato alla attività sul campo, ed in special modo alla Rivista Natura e Civiltà, sempre più bella ed interessante, ha deciso di inserirsi nel mondo di internet in modo attivo e aggiornato, rivolgendosi a dei professionisti.

Nel sito compaiono parte della lunga storia dell’Associazione, l’attività corrente ed i nuovi progetti che tutti possono finanziare.

Il sito, continuamente aggiornato, è: www.grupponaturalisticobrianza.it