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Per 17 associazioni e coalizioni europee le deroghe alla condizionalità della PAC nel 2023 sono inaccettabili

Appello al Ministro Patuanelli: cambi idea e dica NO al rinvio delle norme ambientali della PAC

17 Associazioni nazionali, insieme alle coalizioni europee, hanno inviato una lettera per esprimere alla Commissione Europea la propria preoccupazione in relazione alla possibilità che conceda deroghe a due norme ambientali fondamentali della condizionalità della nuova Politica Agricola Comune (PAC) come richiesto da 16 Stati membri, tra cui l’Italia.

Le deroghe inciderebbero su due buone condizioni agricole e ambientali (BCAA) previste ai fini della concessione dei finanziamenti pubblici alle aziende agricole: l’obbligo di rotazione delle colture e il mantenimento di aree naturali o con caratteristiche non produttive, condizioni essenziali per garantire il contributo della PAC alle sfide ambientali globali e avviare la necessaria transizione ecologica della nostra agricoltura”, sottolineano le Associazioni nella lettera inviata ai Commissari UE.

L'argomento principale utilizzato per giustificare tali deroghe è la situazione dei mercati agricoli, aggravata dalla guerra in Ucraina.  Tuttavia, derogare alle norme ambientali non risolverà i problemi di disponibilità e di prezzo delle materie prime, che non dipendono solo dalla produzione agricola, ma dal ruolo della speculazione finanziaria e dalle difficoltà nelle catene logistiche. Se l’obiettivo è quello di migliorare l’accesso al cibo, l'UE deve piuttosto perseguire diverse soluzioni, come l'eliminazione graduale di qualsiasi sostegno ai biocarburanti derivati dalle colture ad uso alimentare e mangimistico, la riduzione drastica degli sprechi alimentari, della produzione zootecnica intensiva e il consumo eccessivo di alimenti di origine animale.

Applicare queste deroghe alla PAC significherebbe riportarla indietro di dieci anni, non considerando l'importanza agronomica e ambientale di pratiche di agricoltura sostenibile che giustificano l’enorme investimento di fondi pubblici per questo comparto”, denunciano le Associazioni.

Queste pratiche agronomiche aiutano a proteggere i suoli e la biodiversità nelle aree agricole, ma svolgono anche un ruolo sostanziale nel controllo dei parassiti, nell'impollinazione delle colture e nell'aumento della resilienza delle aziende agricole, che possono portare a migliori prestazioni economiche con la riduzione del fabbisogno irriguo, così importante oggi che il paese fronteggia la peggiore siccità da 70 anni a questa parte, oltre che di fertilizzanti e pesticidi di sintesi.

Le Associazioni europee e nazionali hanno già denunciato il fallimento della riforma della PAC, con progressi molto limitati in particolare per la tutela dell’ambiente. “I pochi miglioramenti della PAC sono oggi in pericolo con queste deroghe. Anche se la proposta della Commissione UE riguardasse solo il 2023 non dobbiamo dimenticare che la nuova PAC entrerà in vigore già con due anni di ritardo e siamo certi che le Associazioni agricole chiederanno ulteriori deroghe per tutto il nuovo periodo di programmazione, fino al 2027”, sottolineano le Associazioni.

Le 17 Associazioni rivolgono un accorato appello al Ministro Patuanelli affinché modifichi la sua posizione favorevole alle deroghe sulle norme ambientali, per non alimentare una falsa contrapposizione tra sicurezza alimentare e protezione dell'ambiente.

E’ molto elevato oggi il rischio di una profonda lacerazione tra mondo agricolo e società civile, con la prospettiva di una contrapposizione sull’utilità e sostenibilità della futura PAC post 2027. I cittadini europei hanno già manifestato il loro dissenso per una politica dei sussidi pubblici all’agricoltura che non assicuri anche risultati concreti per il contrasto ai cambiamenti climatici e la perdita di natura, non contribuendo al mantenimento di agroecosistemi sani e piuttosto indebolendoli, rendendoli più vulnerabili a fenomeni estremi come la siccità che stiamo subendo in questi mesi.

Le Associazioni fanno nuovamente appello a sensibilità e impegno del Ministro Patuanelli per un coerente sostegno al Green Deal europeo, per accelerare la transizione verso il sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente che la Strategia Farm to Fork sta cercando di promuovere.

Roma, 1 luglio 2022

 

Le 17 Associazioni ambientaliste, dell’agricoltura biologica e dei consumatori che inviano questo comunicato rappresentano un’ampia alleanza tra la Coalizione #CambiamoAgricoltura* e Associazioni come Greenpeace, Terra! e AnimalEquality che hanno condiviso l’analisi ed i commenti delle oltre 1500 pagine del Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022. Le 17 Associazioni condividono la visione di una transizione ecologica dell’agricoltura italiana ed europea, che tuteli tutti gli agricoltori, i cittadini e l’ambiente.

*(Associazione Consumatori ACU, AIDA, AIAB, AIAPP, Associazione Italiana Biodinamica, CIWF Italia Onlus, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia, con il sostegno di Fondazione Cariplo).

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