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ADOTTA LA BIODIVERSITA': tuteliamo l’Alneto di Santonco!

Da molti Franco Correggia, componente il Comitato Tecnico Scientifico di Pro Natura Torino, sta cercando, insieme all’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie di Castelnuovo Don Bosco, di salvaguardare la rete di ambienti e biotopi presenti nella parte nord-occidentale del territorio astigiano. Un tentativo che si è fino ad ora concretizzato nella realizzazione di un sistema integrato di 15 microaree soggette a protezione integrale, che si estendono complessivamente su una superficie di 40 ettari.

Ora si è concretizzata la possibilità di aggiungere a questa collezione di angoli di territorio protetto un sito di straordinaria importanza ambientale, che individua un gioiello naturalistico miracolosamente sopravvissuto tra le ondulazioni del paesaggio collinare astigiano. Si tratta di un alneto impaludato di Ontano nero, racchiuso tra i boschi della regione Santonco del Comune di Piovà Massaia, una formazione forestale igrofila che rappresenta, in termini di varietà biologica e valenze ecologiche, uno dei siti più interessanti della Provincia di Asti. Un ambiente antico, primario, ricco di biodiversità vegetale, fungina e animale (che include un vasto contingente di specie rare), indicato come habitat di interesse prioritario nelle direttive europee.
E anche un luogo di speciale fascino e suggestione (conosciuto nella toponomastica locale come Lago Freddo, nome evocativo dalle vaghe reminiscenze tolkieniane, intessuto da una multiforme bellezza vivente.
Ma è anche un ambiente relitto vulnerabile e a rischio, non protetto da adeguate e incisive misure di tutela.

In primo luogo è stato ottenuto l'appoggio per la salvaguardia del bosco paludoso da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale di Piovà Massaia. Quindi, molto recentemente, è arrivata la disponibilità di una parte dei proprietari delle aree che accolgono l’ontaneto a vendere le loro quote di terreni.
L’alneto (superficie complessiva 12.330 mq), risulta costituito da 8 particelle distinte. Ad oggi, 5 di esse sono in vendita, per una superficie totale di 6480 mq, pari a circa il 53% dell’alneto. Una volta consolidato questo risultato, esploreremo la possibilità di acquisire le restanti particelle. E’ del tutto evidente che ogni operazione di reale salvaguardia (che scongiuri in modo definitivo ogni rischio di manomissione o degrado) diviene più semplice e lineare laddove la proprietà in tutto o in parte dell’ontaneto venga assunta da un soggetto affidabile, per il quale la conservazione ambientale sia elemento centrale e costituivo della propria mission. Il costo complessivo dell’operazione (acquisto dei terreni in vendita e spese notarili) è quantificabile in circa 6.000,00 euro. Se riusciremo a mettere insieme questa cifra, più della metà dell’alneto sarà fin da subito al sicuro. In termini proprietari, il bene acquisito verrà intestato alla Federazione Nazionale Pro Natura e al circolo Circolo Legambiente Valtriversa, le quali diverranno comproprietarie al 50% del bosco impaludato acquistato.

Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo deciso di attivare una sorta di #crowdfunding tra tutte le persone che sono sensibili alla necessità di proteggere gli ambienti ricchi di biodiversità. Se siete in sintonia con noi e condividete l’importanza di mettere al sicuro quello scrigno di varietà vivente che è l’alneto di Santonco, vi chiediamo di versare un contributo (per piccolo che sia) a questo fine, effettuando un bonifico:

IBAN: IT44E0306909606100000115558
Conto corrente bancario presso Banca Intesa San Paolo
intestato a: FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA

Nella causale va indicato: Erogazione liberale per la conservazione dell’Alneto di Santonco

Ricordiamo che le donazioni che verranno effettuate sono fiscalmente deducibili.

Se metteremo insieme le risorse economiche necessarie, una parte importante (e forse, con il tempo, la totalità) dell’alneto di Santonco smetterà di correre rischi e sarà per sempre al sicuro. L’eventuale quota di contributi raccolti che dovesse eccedere la cifra necessaria a perfezionare l’acquisto dei terreni oggi in vendita sarà destinata (sotto la supervisione e il controllo delle associazioni proprietarie) all’acquisizione delle particelle rimanenti. Se l’operazione di acquisto dell’alneto andrà in porto, l’area sarà ovviamente oggetto di protezione integrale, con attenta conservazione dei suoi contenuti di biodiversità. Non verrà apportato al sito alcun tipo di modificazione o alterazione. Con il tempo, saranno avviate le procedure e i percorsi in grado di implementarne, valorizzarne e amplificarne il significato conservazionistico (eventuale istituzione di un Sito di Interesse Comunitario, divieto di caccia, inserimento della valle impaludata nella rete Natura 2000, applicazione di misure di tutela su scala amministrativa locale, svolgimento di ricerche tecnico-scientifiche di tipo floristico, vegetazionale, faunistico ed ecologico, studio delle biocenosi, interventi di miglioramento forestale, ecc.).

Se condividete questo obiettivo, vi chiediamo di darci una mano concreta a salvare per sempre un microscopico, ma tuttavia prezioso, frammento di biosfera.

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