I Fontanili di Valle Re e l'Oasi di Cà Pegolotta
L'iniziativa di salvaguardia di questo prezioso ecosistema della pianura emiliana è cominciata nel 1986 per iniziativa della Pro Natura Val d'Enza. Nel 1990 la Pro Natura Reggio Emilia ottenne la concessione demaniale di alcune delle più importanti risorgive della zona di Valle Re, i Fontanili del Rio Inveriaca e "Del Monte", per obiettivi di salvaguardia naturalistica.
Successivamente la Regione Emilia Romagna istituì la Riserva naturale orientata dei Fontanili di Corte Valle Re, nella parte del territorio a Sud del tracciato dell'Autostrada del Sole che taglia a metà la zona dei Fontanili. Rimase purtroppo escluso un lembo a Nord dell'autostrada, particolarmente ricco di vegetazione planiziale e comprendente ben quattro "fontane".
La Federazione ha acquistato quest'ultima importante "fetta" di territorio, dando così completezza all'iniziativa di tutela dell'intero "sistema ambientale" dei Fontanili di Valle Re.
Nel 1997 è stata quindi ufficialmente inaugurata questa nuova area protetta con il nome Oasi di Cà Pegolotta (dal nome del podere in cui è compresa). Quelli della zona di Valle Re sono gli ultimi fontanili sopravvissuti in territorio reggiano.
Le bocche attive di risorgenza, depressioni di alcuni metri collegate alla falda freatica, sono in tutto il contesto territoriale circa una ventina, di cui quattro nell'oasi Pro Natura. L'Oasi di Valle Re - Cà Pegolotta pure se di dimensioni piuttosto ridotte, circa cinque ettari, presenta una straordinaria varietà di ambienti.
Al suo interno sono stati ripristinati quattro fontanili di varia entità, che erano stati in parte occlusi con inerti e detriti onde consentire l'impianto di un pioppeto. Le acque limpide, a temperatura costante, influenzano notevolmente la vegetazione che costituisce la componente più significativa di un ecosistema del tutto particolare.
L'area alberata che spicca nelle campagna spoglia circostante costituita dall'oasi, rappresenta in particolare per l'avifauna un punto di riferimento sicuro, sia per pastura che per riparo.
Frequentano l'area oltre cento diverse specie di uccelli. Ardeidi, Anatidi e Limicoli nelle zone umide, Passeriformi nella vegetazione riparia. Sverna e nidifica la Pavoncella, mentre tra i predatori sono presenti il Falco di palude e lo Sparviero; all'interno dei canali non mancano il Martin pescatore e la Gallinella d'acqua.
La fauna, varia e ricca, comprende alcune specie rare. Tra i pesci il Panzarolo, endemico dei fontanili, ha in quest'area una delle ultime stazioni in Europa. Tra i crostacei si segnala il Gambero di fiume, tra i rettili la Tartaruga palustre, specie minacciate, in pianura, per la scomparsa del loro habitat a opera dell'agricoltura intensiva.
Pro Natura Reggio Emilia e Pro Natura Val d'Enza da alcuni anni operano per la realizzazione di specifici studi naturalistici.
Per godere di questo straordinario patrimonio ambientale, che fa dell'oasi una autentica riserva biogenetica, è stato inoltre attrezzato un piccolo centro di documentazione costituito da una tettoia in legno arredata con pannelli didattici, e un sentiero natura che percorre ad anello la zona dei fontanili; sono a disposizione accompagnatori naturalistici.