Lo Stagno Urbani
Il Laboratorio di ecologia all'aperto "Stagno Urbani e Lago Sorbini", si situa lungo la riva sinistra del fiume Metauro in Comune di Fano (PS) a quattro chilometri dalla foce.
Nella parte più profonda dello Stagno Urbani è insediata una vegetazione a Potamogeto, mentre i tratti allagati sono coperti di Cannuccia.
L'intervento di ripristino ambientale ha comportato la creazione di aree acquitrinose e tratti di bosco e cespuglieto che riproducono la vegetazione del vicino bosco ripariale a pioppo e salici che si è conservato lungo la riva del Metauro e che già oggi viene utilizzato per le attività didattiche. Un settore specifico è stato destinato allo studio e alla riproduzione della Testuggine palustre, mentre alcuni punti di osservazione faunistica, percorsi didattici guidati e il centro visitatori consentono non solo la lettura dell'ambiente ma anche ricerche naturalistiche sul campo. Integrate dal piccolo laboratorio per il riconoscimento degli invertebrati acquatici realizzato nel Centro visitatori.
Il Laboratorio è fornito di una ricca biblioteca e videoteca tecnica specifica sulle zone umide e organizza stage naturalistici anche residenziali, destinati agli studenti universitari. Vengono inoltre organizzati corsi di aggiornamento e giornate studio di tecnica faunistica e ambientale. Ricerche e studi sul recupero delle zone umide e sulla loro gestione scientifica e didattica, sono altresì oggetto di pubblicazione in una apposita collana di "Documenti e Ricerche".
La vegetazione dell'oasi comprende specie vascolari sommerse (Erba tinca, Millefoglio acquatico), galleggianti (Ranuncolo d'acqua, Lente d'acqua, Lingua d'acqua) mentre nella fascia di transizione vivono le tipiche specie delle zone umide, dalla Cannuccia alla Salterella, dal Lino d'acqua, al Crescione acquatico, dalle numerose specie di Tifa, alle Ciperacee, Giuncacee e Poligonacee; numerose le alghe. Ricca è la fauna invertebrata mentre tra i pesci sono presenti il Barbo, il Cavedano, la Lasca, la Carpa, l'Alborella e l'Anguilla. Da tempo si evita l'immissione di pesci per favorire la riproduzione degli anfibi. Tra questi si segnala la presenza del Tritone crestato, del Tritone punteggiato, della Raganella, del Rospo smeraldino e tra i rettili della Biscia d'acqua e della Biscia tessellata.
Nutrito l'elenco degli uccelli acquatici, stanziali o di passo. Nel periodo migratorio sono state osservate specie rare quali la Strolaga mezzana, Il Tarabuso, la Cicogna nera e bianca, il Mignattaio, la Gru, la Spatola, la Volpoca, la Pivieressa, l'Albastrello e il Falco pescatore.
Molto interessante anche la flora e la fauna dell'alveo ghiaioso.
L'ambiente è luogo di nidificazione del Corriere piccolo. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie all'impegno della locale federata, l'Associazione naturalistica Argonauta di Fano e alla sezione dell'Associazione Ecologista e Pacifista Kronos 1991.
L'ampia area a canneto è stata scelta dell'Ufficio Caccia della Provincia di Pesaro e Urbino come sito di cattura e inanellamento nel programma di censimenti coordinati dall'Istituto Nazionale Fauna selvatica di Ozzano Emilia. Nel 1997 la stessa Provincia ha istituito l'oasi faunistica Stagno Urbani di circa 110 ettari che oltre allo stagno propriamente detto comprende anche il vicino Metauro e un lago.
Il Laboratorio di ecologia all'aperto "Stagno Urbani" è gestito da una apposita associazione di volontariato riconosciuta dalla Regione Marche e fa parte della rete regionale dei Centri di Educazione Ambientale quale Laboratorio territoriale.