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L'Oasi del Lago Freddo si ingrandisce!

Grazie a nuove acquisizioni di terreni e alla generosità di un appassionato, l’alneto di Santonco è ora del tutto protetto, mentre è salvo anche un lungo tratto della “bialera viva”, corso d’acqua artificiale ma risalente al 1600.
Nello scorso mese di marzo è stato stipulato l'atto notarile relativo all’acquisto delle due ultime particelle di terreno che concorrono a formare l'alneto impaludato di Lago Freddo (regione Santonco di Piovà Massaia, provincia di Asti) e che si aggiungono alle cinque già acquistate in precedenza, grazie ad una sottoscrizione pubblica, dalla Federazione nazionale Pro Natura e dal circolo Valtriversa di Legambiente. Ad oggi dunque, l'intera vallata paludosa che accoglie la formazione forestale umida di ontano nero, con tutto il suo contenuto di biodiversità, è al sicuro e non rischia più di essere aggredita e degradata.
A rigore, non è rientrata tra le particelle acquisite quella che costituisce l'estremo lembo occidentale dell'alneto, poiché gli attuali proprietari non hanno dato la loro isponibilità ad alienarla; tuttavia si tratta di soggetti che condividono l’operazione di tutela ambientale e che hanno formalmente assicurato il rispetto assoluto del loro terreno boscato e l'astensione da ogni tipo di intervento sullo stesso.
In termini formali e legali l'ontaneto è dunque oggi proprietà condivisa delle due citate Associazioni ambientaliste. La sua gestione, con la collaborazione operativa della Associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie” di Castelnuovo Don Bosco e l'appoggio convinto dell'Amministrazione Comunale di Piovà Massaia, sarà improntata a criteri di salvaguardia integrale. Insomma, dopo anni di tribolazioni e di impegno, il bosco igrofilo di Lago Freddo è finalmente fuori pericolo.
Contestualmente all’acquisto dei terreni costituenti l’alneto di Santonco, le due citate Associazioni ambientaliste sono anche diventate proprietarie, grazie ad una generosa donazione da parte dell’avv. Emilio Lombardi, di un lungo tratto di un rio (localmente noto come bialera viva) e della fascia di terreno boscato che lo costeggia: si tratta di un corso d’acqua di origine artificiale, ma risalente al medioevo, realizzato per consentire il funzionamento di alcuni mulini, sfruttando alcune sorgenti naturali. Il rio si trova ad alcuni chilometri di distanza dall’Oasi del Lago Freddo, precisamente nella frazione Savi del Comune di Villanova d'Asti. Si tratta di un ambiente umido di prioritario interesse naturalistico e di grande bellezza, che ospita un'idrofauna di notevole interesse e che sulle sponde alveali accoglie ontani, salici e farnie di dimensioni imponenti.

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