Punctures: per una migliore coesistenza tra le specie
Un progetto di Alfredo Zinola, Micaela Kühn e Maxwell McCarthy, supportato dalla Federazione Nazionale Pro Natura
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Questo progetto mira a creare una rete di stepping stones di ecosistemi ricchi in biodiversità nella zona pianeggiante a uso agricolo intensivo del comune di Cavallermaggiore (Cuneo), parte della transition zone della riserva della Biosfera UNESCO "MAB Monviso”. Un'area che necessita di una strategia di convivenza tra uomo e natura più rispettosa, cosciente dell'importanza che la biodiversità riveste.
In risposta alla idea del MAB UNESCO, è stato sviluppato un progetto per impiantare biodiversità su terreni marginali attualmente considerati poco produttivi e meno redditizi all'interno del paesaggio agricolo. Per incrementare la biodiversità è prevista la piantumazione di una fitta area di grandi alberi autoctoni, prati stabili polifiti e, dove le condizioni eco-pedologiche lo consentono, aree umide, con siepi a limite dei confini. Punture di biodiversità nel mezzo di un agroecosistema troppo semplificato.
Oltre al lavoro sulla terra, Punctures crea occasioni di incontro in teatri e festival europei dove sono di casa Alfredo Micaela e Maxwell per sensibilizzare e sviluppare il potenziale narrativo del progetto intrecciando discorsi artistici ed ecologici.
Verso un paesaggio multifunzionale
I parchi e le riserve naturali svolgono un ruolo importante nel preservare la natura nella nostra società, ma sono geograficamente separati dalle aree ritenute produttive per l'uomo. Come possiamo riservare degli spazi per la natura anche nelle aree più antropizzate e vocate alla produzione? Nelle città si stanno sviluppando molti progetti per aumentare la sostenibilità degli ambienti urbani e gli animali selvatici iniziano a utilizzare alcune città come rifugi. Ma che dire delle aree produttive fuori dalle città? Le terre coltivate coprono attualmente il 40% delle terre emerse; più del 75% delle terre fertili delle regioni temperate e tropicali è oggi occupato da coltivazioni e insediamenti, e la percentuale è in costante aumento. L'elevata semplificazione di queste aree, che sono quasi del tutto prive di alberi, arbusti ed erbe spontanee” nonché di animali selvatici e che - di contro - impiegano enormi quantità di pesticidi chimici e fertilizzanti, ha prodotto una drammatica perdita di biodiversità che continua ancora oggi. Come ha constatato il rapporto delle Nazioni Unite 2020, la biodiversità sta diminuendo drasticamente in tutto il mondo e le aree principali in cui ciò sta accadendo sono proprio quelle interessate dall'agricoltura.
Nei paesaggi antropici, gli habitat degli animali selvatici sono spesso frammentati in macchie circondate da aree non adatte per la loro sopravvivenza. Per disperdersi in questi paesaggi, gli animali hanno bisogno di stepping stones: piccoli appezzamenti di terreno che forniscono cibo e riparo tra aree di terra meno ospitali, facilitando il movimento e aumentano la connettività tra le macchie di habitat. Le stepping stones svolgono un ruolo importante nella conservazione della biodiversità, dimostrando che anche un piccolo pezzo di terra può offrire un luogo dove riposare, nutrirsi e riprodursi.
Su piccola scala
L’area intorno a Cavallermaggiore presenta una elevata vocazione agricola: le colture più utilizzate sono frumento, a ottobre a giugno, e mais, da maggio a ottobre, quasi senza avvicendamenti colturali. Il mais è utilizzato principalmente per allevamenti di suini e bovini e per la produzione di biocarburanti. Rispetto ad altre aree ad agricoltura industriale, la condizioni storico culturali dell'area in oggetto hanno fatto sì che le dimensioni dei singoli campi di quest'area siano piuttosto ridotte e la proprietà degli stessi spesso frammentata. Alcuni di questi campi sono per forma o dislivello da considerare marginali per la produzione a livello industriale, ma possono rivestire un ruolo importante come stepping stones, ospitando isole di biodiversità integrate nel paesaggio agricolo, facilitando la coesistenza tra le attività produttive e quelle di salvaguardia della biodiversità. Un altro vantaggio della piccola scala di questi campi marginali è il costo. Questi terreni possono essere acquistati o ricevuti in comodato d'uso a un prezzo più basso di quello di terreni più grandi e più produttivi.
Clicca qui per vedere la mappa del luogo e il progetto (pdf)
Il formato per le stepping stones: sezioni di biodiversità
Ogni campo che comporrà la rete di stepping stones avrà al suo interno un bosco costituito da alberi ad alto fusto e arbusti, un prato polifita permanente e una siepe, più alcuni rifugi per gli animali. Laddove possibile verranno anche realizzate zone umide. I campi saranno acquistati o presi in comodato d'uso per la durata di almeno 30 anni.
Siepe
Sul perimetro di ogni campo verranno impiantati filari di siepi, per proteggere le parti interne da diserbanti e insetticidi dei campi vicini e per delimitare l'area. Le specie utilizzate, tutte rigorosamente autoctone, saranno, tra le altre, biancospino (Crategus monogyna), prugnolo selvatico, (Prunus spinosa), sanguinella (Cornus sanguinea), corniolo (Cornus mas), berretta del prete (Euonymus europaeus), ligustro comune (Ligustrum vulgare).
Bosco di alberi ad alto fusto e arbusti
Una parte consistente del campo sarà piantumata con alberi e arbusti. Le specie coinvolte sono farnia (Quercus robur), rovere (Quercus petraea), carpino bianco (Caprinus betulus), ciliegio selvatico (Prunus avium), frassino maggiore (Fraxinus excelsior), olmo campestre (Ulmus minor), acero campestre (Acer campestre), tiglio selvatico (Tilia cordata), bagolaro (Celtis australis), ciavardello (Sorbus torminalis), melo selvatico(Malus sylvestris), pero selvatico (Pyrus Pyraster), pioppo tremulo (Populus tremula), ecc. Tra gli arbusti, oltre ad alcuni di quelli già previsti per le siepi di bordo, spino cervino (Rhamnus catharticus), rosa canina (Rosa canina), sambuco comune (Sambucus nigra), palla di neve (Viburnum opulus), ecc.
Prato
Il prato verrà impiantato manualmente. Per i primi anni la superficie a prato coprirà quasi tutta l’estensione dei campi e poi, con il crescere degli alberi di alto fusto, tenderà a ridursi. Verranno utilizzate numerose specie tipiche dei prati permanenti polifiti di pianura.
Aree umide
Le aree umide svolgono un ruolo importante come spazio di riproduzione per gli anfibi, tra le specie più drasticamente diminuite di numero a causa della quasi completa perdita di habitat. Nell'area sono state individuate due specie di anfibi che potrebbero beneficiarne in modo specifico: rana di Lataste (Rana Latastei) e rospo smeraldino (Bufotes viridis). Sui bordi degli stagni verranno impiantate specie di piante tipiche di questo habitat: Juncus effusus, CalthapPalustris, Iris pseudoacorus, Carex. acutiformis e C. elata e altre.
Rifugi
Per ogni campo saranno inoltre posti a dimora rifugi specifici per le specie animali, quali ad esempio nidi per upupe (Upupa epops) civette (Atene noctua) e chirotteri, rifugi per insetti xilofagi (tronchi d'albero da interrare per metà), rifugii di pietre per animali amanti del calore, quali i rettili.
È POSSIBILE DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO
ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “PUNCTURES”
Affinché il progetto “Punctures” si ampli e coinvolga sempre più appezzamenti sono necessarie risorse economiche.
È quindi stata lanciata una sottoscrizione tra tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ambiente naturale. Una piccola donazione (tra l’altro detraibile dalla dichiarazione dei redditi) potrebbe assumere una grande importanza.
I contributi possono essere versati mediante bonifico bancario alla Federazione Nazionale Pro Natura APS (IBAN IT44E0306909606100000115558). Sarà sufficiente allegare alla dichiarazione dei redditi la ricevuta del bonifico medesimo (purché nella causale di versamento sia citato che si tratta di una erogazione liberale a favore di Ente del Terzo Settore – Associazione di Promozione Sociale, non a fine di lucro).
Punctures, for a better interspecies coexistence
A project by Alfredo Zinola, Micaela Kühn and Maxwell McCarthy supported by Federazione nazionale Pronatura
This project aims to create a network of stepping stones of novel ecosystems rich in biodiversity in the intensive use agricultural flatlands of Cavallermaggiore (IT), a transition zone of the Unesco Biosphere reserve "MAB Monviso”, identified as an area in need of a strategy for coexistence between humans and nature in a more respectful way that acknowledges the importance of biodiversity.
In response, we’ve developed a format for effectively planting and inviting biodiversity on marginal land that is currently deemed unproductive and unprofitable within the wider agricultural landscape. In order to offer a variety of conditions for biodiversity to flourish, this format provides space for a dense area of large trees, meadow, and a temporary pond on each piece of marginal land, with a surrounding border of hedges: punctures of biodiversity in the middle of a very simplified agro-ecosystem.
Besides the land work, Punctures sets out to create space and time to share the experiences from the land closer to home, in the arts field, by hosting wider dialogues across artistic and ecological lines.
Towards a multifunctional landscape
Natural parks and reserves play an important role in preserving nature in our society, but they are geographically segregated from areas deemed productive to humans. What about the parts of the world where human activities are at the center? Cities are developing a lot of projects to be more sustainable, and wild animals starts to use some cities as refugia, but what about productive areas outside of the cities? Cultivated land currently covers 40 per cent of the land area; more than 75 per cent of the fertile land in temperate and tropical regions is now occupied by crops and settlements, and the percentage is constantly increasing. The high simplification of these areas that are almost completely absent of trees, plants, and animals, and that employ huge amounts of chemical pesticides and fertilizer, have produced a dramatic loss in biodiversity that continues to this day. As stated in the UN report 2020, biodiversity is decreasing dramatically across the globe, and the main areas where this is happening are the fields of agriculture.
In anthropogenic landscapes, wild animal habitats are often fragmented into patches surrounded by areas that are not suitable for habitation. To disperse throughout anthropogenic landscapes, animals may use “stepping stones”: small patches of land which provide food and shelter between areas of more hospitable land. Thus, stepping stones facilitate movement and increase connectivity between habitat patches. Stepping stones plays an important role in biodiversity preservation, proving that even a small chunk of land can offer a place to rest, feed, and reproduce.
Small scale
The area around Cavallermaggiore has a high agricultural vocation: the most widely used crops are wheat, from October to June, and mais, from May to October, with almost no crop rotation. The corn is mainly used for pig and cow farms and for producing biofuel. Due to the developments of agriculture in the last decades, the size of the individual fields in this area are already quite small compared to other areas of more industrialised agriculture, and are under fragmented ownership. In between these fields are the marginal lands that will play an important role in hosting our novel ecosystems, allowing us to integrate our biodiverse islands into this landscape of patchwork agricultural activity, and foster good relationships within this community. Another benefit of the small scale of these marginal lands is the cost. These lands can be obtained for a much smaller price than larger, more productive lands would be.
The format for stepping stones: biodiversity sections
Each field that will make up the stepping stone network will have within it a forest consisting of tall trees and shrubs, a permanent polyphytic meadow and a hedge, plus some animal shelters. Temporary ponds will also be created where possible. The fields will be purchased or leased for long term duration.
Hedge
Rows of hedges will be planted around the perimeter of each field to protect the inner parts from herbicides and insecticides from neighbouring fields and to delimit the area. The species used, all strictly indigenous, will be, among others, hawthorn (Crategus monogyna), wild blackthorn (Prunus spinosa), dogwood (Cornus sanguinea), cornel (Cornus mas), priest's cap (Euonymus europaeus), common privet (Ligustrum vulgare).
Forest of tall trees and shrubs
A large part of the field will be planted with trees and shrubs. The species involved are English oak (Quercus robur), oak (Quercus petraea), white hornbeam (Caprinus betulus), wild cherry (Prunus avium), greater ash (Fraxinus excelsior), field elm (Ulmus minor) field maple (Acer campestre), wild linden (Tilia cordata), hackberry (Celtis australis), jackdaw (Sorbus torminalis), wild apple tree (Malus sylvestris), wild pear tree (Pyrus pyraster), aspen (Populus tremula), etc. Shrubs include, in addition to some of those already planned for border hedges, cervino thorn (Rhamnus catharticus), dog rose (Rosa canina), common elder (Sambucus nigra), snowball (Viburnum opulus), etc.
Meadow
The lawn will be planted manually. For the first few years, the lawn area will cover almost the entire extent of the fields and then, as the tall trees grow, it will tend to decrease. Many species typical of lowland polyphytic permanent meadows will be used.
Temporary pond
Wetlands play an important role as breeding grounds for amphibians, which are among the species that have declined most drastically in numbers due to the almost complete loss of habitat. Two amphibian species have been identified in the area that could specifically benefit from this: the Lataste's frog (Rana Latastei) and the emerald toad (Bufotes viridis). Plant species typical to this habitat will be planted on the edges of the ponds: Juncus effusus, Caltha Palustris, Iris pseudoacorus, Carex. acutiformis and C. elata and others.
Shelters
Specific shelters for animal species will also be planted in each field, such as nests for hoopoes (Upupa epops), owls (Atene noctua) and bats, shelters for xylophagous insects (tree trunks to be half-buried), stone shelters for heat-loving animals such as reptiles.