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La Federazione Pro Natura esprime la sua preoccupazione sugli ingentissimi tagli delle risorse destinate ai parchi nazionali

La Federazione Nazionale Pro Natura ha scritto al Ministro Stefania Prestigiacomo per esprimere la sua preoccupazione riguardo agli ingentissimi tagli previsti per il 2011 delle risorse destinate ai parchi nazionali.

Se queste riduzioni di trasferimento di fondi, dallo Stato alle aree protette, circa il 50% che andrebbero a sommarsi a quelli che già subiti in questi anni, dovessero essere confermate, verrebbe messa a rischio la sopravvivenza stessa di molti parchi.

Nell’Anno internazionale dedicato alla conservazione della biodiversità una tale riduzione di erogazioni, inevitabilmente si rifletterebbe su attività di conservazione, di ricerca, di divulgazione e di educazione risultando indubbiamente un segnale del tutto contraddittorio.

La mancata erogazione di questi fondi, tra l’altro, metterebbe a repentaglio economie di intere comunità spesso poste in aree disagiate, che hanno trovato proprio nella presenza delle aree protette un volano significativo per la loro sopravvivenza.

Dunque, oltre alle difficoltà di adempiere da parte dei parchi alle finalità di protezione, si sommerebbero anche effetti depressivi dal punto di vista economico e turistico.

La Federazione Nazionale Pro Natura auspica che il Ministro Stefania Prestigiacomo sappia modificare quanto al momento previsto nella finanziaria per le aree protette in modo tale che esse siano in grado di svolgere a pieno le funzioni di tutela per le quali sono state istituite.

La Federazione Pro Natura ricorre alla Commissione europea contro il tracciato del Gasdotto denominato “Rete Adriatico”

La Federazione Nazionale Pro Natura, insieme a molti comitati e comunità locali, comuni, province ecc. ha aderito al ricorso presentato presso la Commissione Europea contro il tracciato del gasdotto  denominato “Rete Adriatica” che secondo il progetto dovrebbe attraversare  una buona parte dell’Appennino compromettendo molte aree di grande valore naturalistico oltre che facenti parte della rete natura 2000 e protette dalle normative nazionali.

Il gasdotto  di proprietà della Snam Rete Gas s.p.a. avrà come partner per la distribuzione la Società British Gas, dovrebbe avere una lunghezza complessiva di 687 chilometri, da Massafra Prov. di Taranto a Minerbio Prov. di Bologna.

La struttura prevede una tubatura di diametro 1200 mm posta a 5 metri di profondità e una servitù di 40 metri.

Il tracciato “Rete Adriatica” interessa – direttamente o indirettamente – numerose aree naturali protette in particolare:

*  parchi nazionali della Maiella, dei Monti Sibillini, del Gran Sasso – Monti della Laga;

*  parco naturale regionale del Velino – Sirente;

* siti di importanza comunitaria – S.I.C. e/o zone di protezione speciale – Z.P.S. “Area delle Gravine”, “Valle Ofanto-Lago di Capaciotti”, “Valle del Cervaro-Bosco dell’Incoronata”, “Sorgenti ed Alta Valle del fiume Fortore”, “Bosco di Castelvetere in Valfortore”, “Bosco di Castelpagano”, “Sella di Vinchiatauro”, “La Gallinola-Monte Miletto- Monti del Matese”, “Maiella”, “Maiella sud-ovest”, “Monte Genzana”, “Parco nazionale della Maiella”, “Fiumi-Giardino-Saggitario-Aterno-Sorgenti del Pescara”, “Velino-Silente”“Fiume Topino”, “Boschi bacino di Gubbio”, “Boschi di Pietralunga”, “Valli e ripristini ambientali di Argenta, Medicina e Molinella”, “Valli di Medicina e Molinella”, “Biotopi e ripristini ambientali di Budrio e Minerbio”, “Valle Benni”.

Nel ricorso si chiede di verificare la congruenza delle procedure adottate con le normative vigenti, in particolare la VIA  oltre che l’adozione di opportuni provvedimenti per la corretta osservanza del quadro normativo comunitario e nazionale in materia.

 

Il ricorso verrà patrocinato dal Gruppo d’Intervento Giuridico o.n.l.u.s

 

Pro Natura esprime preoccupazione per i decreti attuativi del Federalismo demaniale

 La Federazione nazionale Pro Natura esprime grande preoccupazione per i decreti attuativi del Federalismo demaniale approvato con grande enfasi prima in bicamerale e poi dal governo.

Il rischio, neppure tanto ipotizzato, è quello di assistere nei prossimi anni ad una devastazione di settori ambientali rilevanti e ad una alterazione irreversibile di aree naturali fondamentali e di settori paesaggisticamente pregevoli.
Il passaggio di aree naturali importantissime come 5150 km di spiagge, 550 chilometri quadrati di laghi, 1300 km di fiumi, miniere e ben un milione di ettari di terreni agricoli e molto altro agli enti locali non può che destare appetiti speculativi su dei settori che in passato ne sono rimasti, almeno in parte al riparo.
Le prime dichiarazioni dei politici, questa volta praticamente con schieramenti trasversali, hanno messo in rilievo la necessità di una “valorizzazione” di questi beni immobili trasferiti alla gestione degli enti locali i quali a loro volta, potranno darli in gestione e cederli a privati per appianare i loro bilanci.
Il termine valorizzazione può assumere significati differenti, tuttavia in questo caso l’unico significato è quello di dare valore economico a queste proprietà che comuni, regioni e province, si troveranno a gestire.
La Federazione Pro Natura teme pertanto che gli enti locali, nuovi proprietari di questi beni, assediati da problemi di bilancio gravissimi, saranno legittimati a mettere mano ai loro nuovi gioielli più pregevoli come le spiagge, i laghi o i fiumi per appianare e far fronte alle incombenze di bilancio.
Spiagge, laghi, fiumi, aree agricole, che in passato, proprio perchè appartenenti allo Stato, erano difficilmente raggiungibili dalla speculazione locale, vengono ora a trovarsi molto, troppo vicini, agli appetiti speculativi locali.
In un tessuto sociale e politico, spesso condizionato da affari illegali, Pro Natura ritiene che il rischio concreto nei prossimi anni sia quello di mettere in mano alle bramosie fameliche di speculatori beni collettivi che dovrebbero essere patrimonio pubblico e perciò inalienabili e indisponibili.

 

Accordo sulla conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei

Eurobats Projects Initiative ha promosso un accordo sulla conservazione delle popolazioni dei pipistrelli europei (www.eurobats.org) col sostegno finanziario del Ministero dell’Ambiente.

Il progetto è denominato Bats and lighting of monumental buildings. Le finalità sono quelle di informare sugli effetti biologici dell’inquinamento luminoso, con particolare attenzione alle conseguenze negative dell’illuminazione decorativa degli edifici monumentali sui chirotteri (pipistrelli) e agevolare l’adozione di procedure volte alla tutela integrata dei beni ambientali e culturali, coerenti col principio della sostenibilità e con l’esigenza di contrastare la perdita della biodiversità.

La Federazione nazionale Pro Natura collabora all’iniziativa contribuendo alla diffusione dei materiali informativi prodotti:

Illuminazione notturna e tutela dei chirotteri

Aspetti rilevanti per la tutela delle biocenosi, con particolare riferimento a entomofauna e chirotterofauna, nelle normative in materia di inquinamento luminoso

 

La Federazione Pro Natura aderisce ai referendum sull'acqua

Il fine settimana del 24 e 25 aprile è iniziata la raccolta di firme per i tre refendum promossi dal Comitato Acqua Bene Comune, ai quali aderisce la Federazione Pro Natura. Riportiamo di seguito il documento illustrativo del Comitato.

Il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, una rete associativa cui aderiscono più di ottanta organizzazioni nazionali e più di mille comitati territoriali, accomunati dalla consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, dalla necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, sottopone all'attenzione della cittadinanza e della società civile le seguenti proposte volte alla riappropriazione sociale del bene acqua e alla promozione, attraverso gli Enti Locali, di una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici. Premesso che la gestione del servizio idrico integrato in Italia è attualmente normata dal famigerato Art. 23bis della Lg. 133/2008 che prevedeva, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società mediante il ricorso a gara, facendo largo forzatamente all’ingresso di privati: il recente Art. 15 del D.L. 135/2009 che ha modificato l'Art. 23bis muove passi ancor più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici, prevedendo l'affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%; la cessazione degli affidamenti “in house” a società totalmente pubblica, controllate dai comuni (in essere alla data del 22 agosto 2008) alla data del 31 dicembre 2011. Noi pensiamo che questo sia un epilogo da scongiurare, per un concetto inviolabile che annovera l’acqua come un diritto universale e non come merce, perché espropria l’acqua potabile dal controllo degli Enti locali e dei cittadini, perché consegna al mercato l’acqua con tutte le ripercussioni sociali che questo può generare. Pertanto, alla luce di quanto sopra chiediamo che 1) riconosca nel proprio Statuto Comunale il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico; 2) riconosca con una delibera o un OdG del consiglio comunale il servizio idrico integrato come un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e si impegni ad inserire questo principio nel proprio Statuto Comunale in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va quindi attuata attraverso un Ente di Diritto pubblico. 3) intraprenda tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’ art. 23bis Lg. 133/2008, come modificato dal’Art. 15 D.L 135/2009, che condurranno alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato ed alla consegna dell’acqua ai privati entro il 2011.

www.acquabenecomune.org

 

Eletto il nuovo consiglio direttivo della Federazione Pro Natura

E’ stato eletto, nell’ambito dell’assemblea nazionale svoltasi a Fano (PU) l’11 aprile scorso, il nuovo consiglio direttivo della Federazione Pro Natura. Il consiglio risulta composto da Riccardo Alaimo, Piero Belletti, Gabriele Benassi, Claudia Corbetta, Corrado Maria Daclon, Luigi Farella, Mauro Furlani, Walter Giuliano, Fabio Guarreschi, Maria Verena Monaldi, Vincenzo Rizzi. Presidente della Federazione Pro Natura è stato eletto Mauro Furlani, vicepresidenti Gabriele Benassi e Vincenzo Rizzi, segretario generale Corrado Maria Daclon, coordinatore della segreteria Emilio Delmastro, tesoriere Piero Vannuccini. Il consiglio direttivo, in accordo con i principi stabiliti dallo statuto, resterà in carica tre anni.

Presentate le candidature per il consiglio direttivo della Federazione Pro Natura

Si è chiuso il 30 marzo il termine, stabilito con deliberazione del consiglio direttivo, per la presentazione formale delle candidature a consigliere della Federazione Pro Natura. Il nuovo consiglio direttivo sarà eletto a Fano (PU) l'11 aprile prossimo in occasione della assemblea annuale della Federazione, e rimarrà in carica tre anni. Requisito indispensabile per la presentazione della candidatura, in base allo statuto, è lo status di socio di una delle organizzazioni appartenenti alla Federazione Pro Natura.

La Federazione Pro Natura nel Consiglio Nazionale dell'Ambiente

Il ministro dell’Ambiente ha ricostituito, con proprio decreto, il Consiglio Nazionale dell’Ambiente, il più importante organo consultivo del Ministero, di cui fanno parte associazioni ambientaliste, regioni e enti di ricerca. Il Ministero ha stilato una graduatoria delle associazioni in base all’operatività territoriale, gli anni di attività, il numero di iscritti, e le iniziative svolte. In questo senso la Federazione Pro Natura è risultata tra le prime quindici associazioni ambientaliste, vedendo riconosciuto il proprio diritto ad un rappresentante nel Consiglio Nazionale dell’Ambiente. Il ministro Stefania Prestigiacomo ha nominato come rappresentante della Federazione il segretario generale, Corrado Maria Daclon.

Seminario

La Federazione Pro Natura organizza a Fano (PU) sabato 10 aprile 2010, presso l'Eremo di Monte Giove, un seminario nazionale sul tema "Carta della Terra - Biodiversità: tra etica, religione e scienza". Riportiamo di seguito il programma della giornata.

Ore 9:00 Introduzione al seminario di Valter Giuliano
Presidente Federazione Nazionale Pro Natura
Saluto delle Autorità
Corrado Maria Daclon
Focal Point italiano Carta della Terra
La Carta della Terra 10 anni dopo
Enzo Fortunato
Sacro Convento di Assisi
Il valore del messaggio di San Francesco per la natura e l’ambiente
Spazio libero alla riflessioni degli studenti
Salvatore Frigerio
Eremo di Monte Giove
Il Codice Forestale Camaldolese
Vincenzo Caputo
Università Politecnica delle Marche
Infinite forme bellissime: evoluzione e diversità della vita
Ore 13:00 Pranzo
Ore 15:00 Ripresa lavori
Roberto Danovaro
Università Politecnica delle Marche
Mare nostrum: Hot Spot di Biodiversità
Alessandro Andreotti
ISPRA (ex INFS)
I piani d’azione quali strumento di conservazione per le specie minacciate: il caso degli uccelli
Vittorio Ducoli
Direttore Parco Nazionale d’Abruzzo
Il ruolo delle aree naturali protette per la tutela della biodiversità: l’esempio del Parco Nazionale d’Abruzzo
Maria Balsamo
Università degli studi di Urbino
Biodiversità: conoscerla per proteggerla
Edoardo Biondi
Università Politecnica delle Marche
La gestione della biodiversità: Rete Natura 2000
Ore 18:30 Conclusioni