Il Fondo siciliano per la Natura ha predisposto un documento nel quale esprime parere negativo riguardo l’installazione dell’impianto di rigassificazione che si intende realizzare nei pressi di Porto Empedocle (AG) a circa due chilometri dalla prestigiosa Valle dei Templi, designata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Altri siti di enorme interesse culturale e dall’immenso valore naturalistico, posti a pochi chilometri di distanza dal rigassificatore, sono la casa natale di Luigi Pirandello, la leggendaria Scala dei Turchi e la Riserva naturale orientata di Torre Salsa, che per la varietà e la bellezza dei suoi ambienti, per l’importanza della flora e della fauna è fra le aree protette più interessanti della Sicilia.
L’installazione di tale impianto costituirebbe già di per sé un serio pericolo per la popolazione e l’ambiente, che verrebbe inevitabilmente compromesso.
Uno dei rischi maggiori da considerare è una accidentale nube di vapore fuoriuscita per incidente da una nave gasiera, che, incendiandosi una volta raggiunta la costa, brucerebbe tutto al suo passaggio.
La presenza di cloro negli scarichi dell’impianto (benché minima) e l’abbassamento della temperatura dell’acqua marina causerebbe danni irreparabili ai fondali e un impoverimento della popolazione ittica, con conseguenze disastrose per la pesca e per la fruizione turistica della costa.
Si ritiene che il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle della società “Nuove Energie” sottovaluti il danno paesaggistico complessivo causato dai lavori necessari per la posa del gasdotto da connettersi alla rete nazionale. Non si conoscono, inoltre, i quantitativi di ipoclorito di sodio che verrebbero utilizzati, né il destino di tale sostanza o l’attuazione di un eventuale sistema di raccolta o smaltimento.
L’impianto, a flusso d’acqua fredda, arricchita con ipoclorito di sodio, aumenta la quantità di sale in soluzione: la tendenza dell’acqua riversata in mare, infatti, non è quella di mescolarsi con l’acqua marina, ma quella di affondare a causa della temperatura più calda del mare, associata dalla breve distanza degli scarichi dell’impianto dalla costa (150 metri).
Senza dimenticare che, nel sito in cui si vorrebbe installare l’impianto sono già presenti quattro dissalatori che riforniscono la città di Agrigento.
Considerando tutti questi fattori, il Fondo siciliano per la Natura ritiene prioritaria la tutela dell’ambiente, il potenziamento delle risorse del territorio, autentica ricchezza e futuro di quest’area.