La Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ha acquistato, a un paio di chilometri dalla foce del Fiume Metauro, il Lago Vicini, formatosi a seguito dell’estrazione della ghiaia. Il lago non distante dal Laboratorio di Ecologia all’aperto “Stagno Urbani”della Federazione Nazionale Pro Natura, è stato affidato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in gestione alla nostra Federata “ Argonauta” per svolgere attività didattiche, osservazioni naturalistiche con le scuole della zona, attività di sperimentazione e soprattutto, in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino, ricerca e monitoraggio ambientale in riferimento ai mutamenti climatici in atto.
Il 24 Ottobre è stata effettuata la cerimonia di inaugurazione della struttura con la presenza del sindaco di Fano, del presidente della Fondazione della Cassa di Risparmio e del Presidente dell’Associazione naturalistica Argonauta Prof. Luciano Poggiani oltre a moltissime altre personalità, scolaresche e visitatori interessati e incuriositi di vedere questa nuova struttura posta al servizio delle scuole, dei ricercatori e più in generale dell’intera comunità cittadina.
Per iniziare subito le attività di monitoraggio ambientale, la prima struttura allestita, oltre ad un osservatorio faunistico, è stata una stazione meteorologica e una centrale in grado di registrare in continuo i dati chimico fisici dell’acqua in collegamento diretto con l’Università. Presto sarà possibile consultare direttamente, da parte di chi lo volesse, i dati rilevati con un semplice collegamento informatico.
A questi dati saranno rilevati monitoraggi micro e macrobentonici, oltre quelli relativi alla fauna ornitica e ad altre componenti faunistiche.
In definitiva il Lago Vicini dovrà divenire una delle strutture regionali che verranno tenute continuamente monitorate e studiate per determinare le modificazioni climatiche, le tendenze in atto, e gli effetti indotti sulla componente biocenotica.
Alcuni interventi di miglioramento ambientale sono già stati effettuati sotto la guida dei volontari e dei ricercatori dell’Associazione Argonauta; in particolare, dato che il lago è molto profondo, 7-8 metri, con argini verticali e dunque poco adatti ad ospitare una biocenosi diversificata, su di un lato sono stati effettuati dei lavori per abbassare l’acclività della parete; il trasporto delle acque meteoriche superficiali potrebbe diminuire il carattere oligotrofico del lago e dunque contribuire ad aumentare le potenzialità trofiche, incrementando così la diversità biologica.
Oltre a questi interventi, direttamente sullo specchio d’acqua, sono state messe in sicurezza le sponde apponendo una recinzione per impedire l’acceso diretto agli argini. E’ stata inoltre costruita un parete su arenaria parzialmente consolidata per creare un sito idoneo alla nidificazione di specie come il Gruccione, il Martin Pescatore e il Topino. Alcune piccole zone, in cui sono state determinate specie o associazioni vegetazionali di un certo interesse, sono state recintate con steccati in legno al fine di impedirne il calpestio e il danneggiamento.
Otre a questi interventi di miglioramento ambientale, come dicevamo più sopra, è stato costruito un osservatorio faunistico in legno in grado di ospitare almeno una intera classe scolastica. All’interno della struttura alcune foto dovrebbero aiutare al riconoscimento degli uccelli che frequentano il lago. E’ stata anche allestita una colonna stratigrafica del basso corso del bacino del Metauro, in modo da spiegare le caratteristiche dei depositi alluvionali che si succedono fino alla superficie.
In un prossimo futuro dovrà essere costruito un acquitrino, limitrofo al lago, in grado di migliorare le potenzialità biotiche dell’area, soprattutto per quelle specie legate alle acque base eutrofiche e con vegetazione palustre.
E’ inoltre in fase di elaborazione il progetto per un centro visite attrezzato ad ospitare visitatori, laboratori e un’aula didattica.
Mauro Furlani