Membro di
Socia della

There are no images for this slideshow.


Cinque nuovi parchi in Puglia

Grande soddisfazione è stata espressa da Federparchi per la recente istituzione di cinque Parchi in Puglia; riportiamo il documento in merito.

 

Nel giro di pochi mesi di attività, la Regione Puglia ha istituito già cinque nuove aree protette regionali (parco delle Gravine, Palude La Vela, Bosco Incoronata, Nardò e Ugento) evidenziando così l’impegno ad una programmazione in materia di conservazione della natura e delle aree naturali protette, attiva ed efficace, basata "sui fatti e non sulle parole".

Federparchi che sta seguendo con molta partecipazione il lavoro dell’amministrazione regionale pugliese, dichiara la propria soddisfazione per i provvedimenti istitutivi dei nuovi parchi, segnale inequivocabile del desiderio di dare seguito ad esigenze e aspettative presenti da lungo tempo nella società pugliese. "Apprezziamo la rapidità con cui sono stati effettuati questi primi atti – sottolinea Matteo Fusilli, presidente Federparchi – confermiamo il nostro appoggio un questa azione di sviluppo e lancio del sistema regionale di aree protette e assicuriamo la disponibilità a collaborare per l’affermazione di un ruolo che la Puglia può proporsi di ricoprire in ambito nazionale per le caratteristiche naturali, storiche e culturali dei propri meravigliosi territori".

Massima solidarietà, dunque, da parte di Federparchi e piena disponibilità a collaborare ad un processo che miri ai migliori risultati.

 

Scritti sulle aree protette

Il prof. Franco Pedrotti, docente nell’università degli Studi di Camerino, ha raccolto in un volume i contributi sulle aree protette (parchi nazionali e regionali, riserve naturali, ecc.) pubblicati dal 1958 ad oggi; sono diversi articoli che hanno visto la luce in sedi molto diverse, in alcuni casi di difficile reperimento, ora ripubblicati per gli iscritti alla Scuola di specializzazione in gestione dell’ambiente naturale e delle aree protette, Laurea specialistica in gestione dell’ambiente naturale e delle aree protette e Master in pianificazione e gestione delle aree protette dell’università di Camerino. Nell’elenco bibliografico sono riportati i titoli dei contributi non inseriti nel volume, fra quelli con un numero di pagine troppo elevato.

I contributi si riferiscono alla maggior parte delle tematiche che riguardano le aree protette e sono una fonte di notizie e di documentazione. Si tratta di relazioni e di interventi presentati a congressi, di ricerche ad hoc, di cronache e di resoconti di attività svolte nelle e per le aree protette; sono state tralasciate tutte le pubblicazioni di carattere prettamente scientifico, in particolare floristico- vegetazionale e ambientale, eseguite nelle aree protette. Sono state tralasciate anche le pubblicazioni che trattano di protezione della natura, flora e vegetazione, di danni ambientali e così via, ad eccezione di alcuni casi che contengono riferimenti alle aree protette.

I principali argomenti trattati sono:

contributi generali sulle aree protette (classificazione, pianificazione e gestione);

aspetti botanici e ambientali della pianificazione;

censimenti di biotopi di interesse vegetazionale e meritevoli di conservazione in Italia;

proposte per un sistema di aree protette sulla catena delle Alpi;

proposte per l’istituzione di sistemi regionali di are protette (Regioni Marche e Umbria), comprese le "aree floristiche protette" e "emergenze botaniche" della Regione Marche;

segnalazione di aree da proteggere;

proposte di istituzione di nuovi parchi (tra cui quelli del Monte Conero e dei Monti Sibillini) e di parchi esterni ( Gruppo delle Mainarde, Parco nazionale d’Abruzzo);

contributi sull’istituzione e sulla gestione della Riserva Naturale di Torricchio;

relazioni presentate a congressi internazionali e nazionali; pianificazione naturalistica di determinati territori, come il bacino imbrifero del Lago Trasimeno, la Valle del Tronto, ecc.;

partecipazione al Piano Paesistico Ambientale Regionale (P.P.A.R.) della Regione Marche;

pianificazione di aree protette (tra cui il Manuale per la zonizzazione dei parchi nazionali eseguito su incarico del Ministro dell’Ambiente);

contributi vari su aree protette italiane e straniere, articoli a carattere prevalentemente descrittivo, presentazioni di libri e altre pubblicazioni.

I contributi qui raccolti rispecchiano i cambiamenti che ci sono stai nella politica delle aree protettein Italia degli anni ’50 fino ad oggi; il lungo periodo di attesa della legge quadro delle aree protette, la sua approvazione e gli anni successivi, che hanno visto l’istituzione di nuovi parchi nazionali e regionali e delle prime riserve naturali. Basti pensare che tutti i biotopi e siti segnalati nei Censimenti del Gruppo per la Conservazione della Natura della Società Botanica Italiana del 1971 e del 1979 (563 per tutta l’Italia), sono ora posti sotto protezione con le forme e modalità diverse (parchi nazionali e regionali, riserve naturali, biotipi protetti, ecc.). Eppure la strada da percorrere per una concreta protezione della natura nelle aree è ancora molto lunga e difficile.

Il volume è edito dalla Temi editrice di Trento, ha 514 pagine e il prezzo di copertina è di 20 euro. Copie, fino all’esaurimento delle disponibilità, possono essere richieste alla Segreteria della Federazione nazionale Pro Natura, che le fornirà al prezzo di 15 euro caduna copia, oltre alle spese di spedizione.

Per un rinnovato sapere delle scienze ambientali

I curatori ringraziano il giornalista Roberto Mostarda per la collaborazione prestata nell’intervista dell’on. Carlo Ripa di Meana, nonché la Fondazione CRT per il sostegno fornito.

Grano Transgenico

Il Consiglio dei Diritti Genetici ha concentrato recentemente la sua attività sulla vicenda del grano transgenico, e in questo senso, insieme ad organizzazioni come Coldiretti, Coop ed altri ha deciso di organizzare il 10 maggio (ricorrenza della decisione della Monsanto di non commercializzare il suo frumento biotech) un convegno in cui presentare i risultati del lavoro e tentare di costruire un collegamento duraturo con gli USA e con il Giappone, dove la questione OGM sta cominciando ad essere oggetto di attenzione. Oltre a ricostruire la vicenda del grano biotech (riassunta nel libro "Grano o Grane", Manni Editori), nel corso del convegno si intende anche riavviare il dibattito sull'intera agenda OGM e sulle criticità che il nuovo governo dovrà affrontare con l'avvio della legislatura, cercando di rendere l'appuntamento un'utile occasione di confronto. La Federazione Pro Natura parteciperà all'incontro con il suo segretario generale, Corrado Maria Daclon.

Per maggiori informazioni www.consigliodirittigenetici.org

Parco Nazionale Gran Paradiso e Federazione

Il consiglio direttivo del Parco Nazionale del Gran Paradiso ha nominato il segretario generale della Federazione, Corrado Maria Daclon, che è componente del consiglio in rappresentanza delle associazioni ambientaliste, quale responsabile delle relazioni internazionali per conto dell'Ente Parco. Il Parco del Gran Paradiso è particolarmente legato alla storia della Federazione in quanto il suo direttore nel dopoguerra, Renzo Videsott, fu fondatore e presidente dell'allora Movimento Italiano per la Protezione della Natura, ed in questa doppia veste Videsott partecipò anche alla costituzione dell'IUCN, l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

Organismi geneticamente modificati

Il Cedab (www.cedab.it) è un centro finanziato, attraverso la federazione CropLife, dalle multinazionali che vendono sementi transgeniche (Monsanto, Syngenta, Dow, ecc.). Attraverso l’autorità dei dati scientifici il Cedab vorrebbe fornire ai decisori politici uno strumento tecnico per consentire in Italia la coltivazione di OGM. Nulla di strano, visto che la ragione sociale del Centro di Documentazione sulle agrobiotecnologie è la promozione dell’informazione sugli OGM per conto di chi gli OGM li produce e li vende. Tuttavia la "Coalizione Liberi da OGM", a cui aderisce la Federazione Pro Natura, ha predisposto una serie di documenti per ribadire il no alla coltivazione di OGM. Le posizioni della Coalizione sono state diffuse nelle scorse settimane in concomitanza con l’uscita di un rapporto del Cedab in cui venivano resi pubblici i risultati dell’indagine scientifica volta a giustificare l’uso degli OGM in agricoltura. Il 28 febbraio scorso a Roma la Federazione ha partecipato, con il segretario generale Corrado Maria Daclon, alla cerimonia promossa dal Consiglio dei Diritti Genetici per presentare "OGM e stampa italiana", primo rapporto dell’Osservatorio Media Biotech sui flussi di informazione sugli OGM in Italia.

BEE (Ufficio Europeo dell’Ambiente)

Quale componente del BEE - Bureau Européen de l’Environnement, la Federazione ha la possibilità di entrare in contatto con tutte le altre associazioni ambientaliste che ne fanno parte, attualmente oltre 140 in tutti i 25 Paesi europei. Ciò può risultare particolarmente utile per trovare partner e collaborazioni per progetti internazionali ed europei nonché per avere accesso a finanziamenti provenienti da Bruxelles. All’indirizzo internet www.eeb.org/members/italy.htm si trova l’elenco completo delle associazioni aderenti al BEE, a cui ovviamente rivolgersi in inglese.

Le nostre oasi in un volume

Il Consiglio Direttivo della Federazione ha deciso di realizzare una nuova edizione del volumetto "Le Oasi della Federazione Pro Natura" ampliandolo per descrivere anche le oasi gestite dalle varie Federate. Invitiamo pertanto tutte le Associazioni aderenti alla nostra Federazione che gestiscono oasi naturalistiche a inviare informazioni e fotografie alla Segreteria di Torino. In tal modo si potrà raccogliere in un volume un panorama completo delle Oasi Pro Natura.

Ciampi ferma il “Codice Unico dell’Ambiente”

Il 20 marzo il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ha rifiutato di firmare il Decreto Legge attuativo della Delega ambientale varato dal Consiglio dei Ministri il 10 febbraio scorso, nell’ultimo giorno utile prima dello scioglimento delle Camere.

Al momento quindi il corposo provvedimento legislativo, costituito da circa 700 pagine e centinaia di articoli, è fermo, con soddisfazione del mondo ambientalista che, compatto, aveva formulato osservazioni a più riprese.